roberto|race02 marzo 2011

PARTE IL GRANDE PROGETTO SULLA CREATIVITÀ URBANA PER NAPOLI

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Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Vodafone Italia, è il primo di questo genere a livello internazionale e sarà realizzato in tre quartieri “difficili” di Napoli

Giorgia Meloni (Ministro della Gioventù): " Siamo impegnati a valorizzare la partelegale e legalitaria della creatività urbana. A questo tema abbiamo dedicato persino un bando specifico insieme all’Anci. Abbiamo fatto questa scelta perché crediamo che esista una realtà dei writers molto diversa dal vandalismo, che pure va certamente represso


Riqualificare la zona orientale di Napoli con la Creatività Urbana e il vivo coinvolgimento di centinaia di giovani locali. E' nato con quest’obbiettivo il progetto CUNTO Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale, ideato e realizzato da INWARD col sostegno della Fondazione Vodafone Italia ed il patrocinio del Ministro della Gioventù, che è stato presentato questa mattina a Roma nella sede nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. La conferenza stampa si è aperta con i saluti del Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Enzo Iacopino.
Sono seguiti la presentazione di azioni e numeri del progetto del direttore di INWARD Luca Borriello, e gli interventi del Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale dell'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Mario Morcellini e del Presidente della Fondazione Vodafone Italia Antonio Bernardi.
Ha concluso l'incontro il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni.

Il progetto CUNTO, prodotto grazie al supporto delle istituzioni locali e dei principali player dell’economia e del sociale del territorio, è il primo di questo genere a livello internazionale e sarà realizzato in tre quartieri “difficili” di Napoli. La sperimentazione vedrà la nascita del primo Centro Territoriale per la Creatività Urbana d'Italia, istituito nell’area orientale di Napoli in una stazione dell'azienda di trasporto pubblico Circumvesuviana, che valorizzerà la creatività urbana – graffiti, writing, murales, street art e urban design agiti nella legalità – come progetto di utilità sociale, per vitalizzare culturalmente il coinvolgimento dei giovani locali e per produrre una ricerca scientifica inedita per il lancio di un Centro Studi dedicato.

CUNTO coinvolgerà un territorio che oggi si trova a scommettere tra un presente fatto di degrado ed un futuro che vedrà nei prossimi anni un'ampia trasformazione urbanistica e la ripresa di un'area al centro di investimenti imprenditoriali, già previsti per oltre 2 miliardi e mezzo, con ricadute occupazionali per circa 17 mila persone l’anno. Saranno 250 i giovani del territorio a costituire il primo nucleo di beneficiari diretti della progettazione, raccolti presso luoghi di aggregazione giovanile come scuole, parrocchie ed associazioni. Un laboratorio sociale, istituito presso il Centro Territoriale per la Creatività Urbana, cucirà poi insieme le esperienze di questi giovani, provenienti da diversi quartieri e da differenti situazioni familiari e sociali, riunendoli su obbiettivi comuni. CUNTO renderà visibili tutti i valori positivi che questa nuova comunità giovanile riuscirà ad esprimere, per via della realizzazione di nove riqualificazioni pittoriche, segni tangibili di rigenerazione.

Alcune delle più importanti università italiane, guidate dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale dell'Università di Roma “La Sapienza”, analizzeranno l'impatto estetico, sociale, ambientale e comunicativo del progetto, realizzando in qualità di Centro Studi la prima ricerca scientifica organicamente strutturata sul tema della creatività urbana. La scrittura di un libro, ad opera di cinque giovani e già affermati scrittori locali, riuniti sotto il nome unico di Rosario Cunto (un giovane ideale alle prese con il quartiere), racconterà lo svolgersi del progetto, le sue centinaia di voci e la sua incursione nel contesto umano e periferico. Sarà una metafora del cambiamento e della coloritura del degrado. Un racconto le cui illustrazioni saranno sui muri di tre quartieri. Rosario Cunto sarà attivo su tutti i social network, animato dall'agire collettivo di tutti i giovani coinvolti.

“In questi anni, come ministro della Gioventù, ci siamo impegnati a valorizzare la parte legale e legalitaria della creatività urbana – ha affermato il ministro della Gioventù Giorgia Meloni – A questo tema abbiamo dedicato persino un bando specifico insieme all’Anci.Abbiamo fatto questa scelta perché crediamo che esista una realtà dei writers molto diversa dal vandalismo, che pure va certamente represso. Ci troviamo di fronte ad energie creative contemporanee che, se ben valorizzate, possono essere coinvolte in opere di riqualificazione urbana e persino sociale di territori difficili. Il progetto CUNTO va proprio in questa direzione ed è anzi l’esempio più completo e complesso di unione tra creatività urbana e utilità sociale”.

“La Fondazione Vodafone Italia ha focalizzato la propria attenzione, fin dall’anno della sua costituzione nel 2002, su iniziative che intervengono sulla riduzione del disagio sociale – ha dichiarato il presidente della Fondazione Antonio Bernardi – In questo ambito, il progetto CUNTO rappresenta un interessante approccio multidisciplinare al fenomeno, con azioni continuative che sollecitano la partecipazione dei giovani locali attraverso l'espressione di una creatività urbana volta alla riqualificazione delle periferie. Crediamo nel valore della rete di solidarietà sui diversi territori e ne promuoviamo la creazione perché siamo convinti che queste situazioni, se affrontate in maniera sinergica e in una cornice di responsabilità collettiva, potranno nel tempo restituire valore alle comunità”.

“CUNTO è un progetto ambizioso – ha dichiarato il direttore di INWARD Luca Borriello – L'idea futura di un grande quartiere periferico riqualificato, i cui temi visivi siano stati condivisi dai giovani del territorio. Scuole, oratori, associazioni, fondazioni, imprese, università, agenzie e istituzioni. Una rete salda che punta su Rosario Cunto, invenzione letteraria interpretata da centinaia di ragazzi locali, desiderosi di colorare in concreto i propri giorni. La creatività,adesso urbana, resta il prodotto più alto tra la mancanza di risorse e la forza del desiderio.Immaginiamo un laboratorio sociale permanente per tutti i giovani della periferia orientale”.



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